Processo Banca Carim, c’è l’assoluzione

Si conclude con sentenza assolutoria, per insussistenza del fatto, il lungo processo ai vertici di Banca Carim, accusati nel 2015 dalla Procura della Repubblica di Rimini di associazione per delinquere, false comunicazioni sociali e illegale restituzione dei conferimenti.
Secondo l’ipotesi accusatoria i componenti del Consiglio di amministrazione della Banca, unitamente al Direttore generale e al suo Vice, avrebbero sistematicamente e dolosamente omesso di svalutare una serie di crediti verso importanti clienti, determinando una rappresentazione falsa della situazione economica, finanziaria e patrimoniale di Carim, con riferimento al bilancio 2009 e alla relazione semestrale del giugno 2010.
Come è chiaramente emerso nel corso del controesame del consulente del Pubblico Ministero e successivamente dell’esame dei periti, non vi è invece stato alcuno scostamento penalmente rilevante tra le valutazioni di bilancio operate dagli organi della banca tra il 2009 e il 2010 e la realtà economica dell’istituto riminese. Allo stesso modo è stato verificato che non si è mai realizzata una ripartizione illegittima dei conferimenti.
Tra i difensori degli imputati l’avvocato Alessandro Pistochini, per il Direttore Generale Alberto Martini, e gli avvocati Federico Consulich ed Elio Giannangeli per il Vice Direttore Generale Claudio Grossi.

francesco inchingolo

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