BRIAMONTE, ZACCONE, COPPI E BOZZI VINCONO A STRASBURGO PER GRANDE STEVENS E GABETTI

In occasione del processo Ifil, l'Italia violò la Convenzione dei diritti dell'uomo. Sentenza storica a Strasburgo.
La Corte europea dei diritti umani si è espressa sul processo penale a Franzo Grande Stevens e Gianluigi Gabetti per l'equity swap di Ifil-Exor. Nel provvedimento si legge che l'Italia ha violato l'articolo 4 del protocollo 7 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che sancisce che non si può essere giudicati e puniti due volte per lo stesso reato.
I giudici rilevano che l'addebito mosso contro Grande Stevens e Gabetti è, in sostanza, il medesimo per il quale i due furono condannati in via amministrativa dopo una procedura promossa dalla Consob nel 2005.
Il processo dovrebbe essere pertanto concluso "nel più breve tempo possibile": processo che, comunque, si è concluso lo scorso novembre quando la Cassazione ha dichiarato la prescrizione del reato.
Secondo quanto risulta a legalcommunity.it, i legali al fianco di Franzo Grande Stevens e Gianluigi Gabetti sono Michele Briamonte (in foto), socio dello studio Grande Stevens, i penalisti Cesare Zaccone e Franco Coppi e l'avvocato Aldo Bozzi.

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