Nel farmaceutico, opportunità allestero
*in collaborazione con lexindex
«Il diritto non può comprimersi all’interno dei confini nazionali». Marco de Morpurgo (nella foto), 31 anni, è avvocato europeo in Inghilterra e Galles, avvocato in Italia, a New York e in Spagna. La decisione di dedicarsi a una carriera nel diritto è arrivata, come spesso capita, un po’ per caso. Poi, mentre si trovava ad Harvard per l’LL.M. è arrivata l’offerta di uno studio americano a Bruxelles. E tutto è cominciato.
Ora dove lavori?
Da Allen & Overy. Sono stato inizialmente a Londra e da qualche mese sono basato a Parigi.
Di cosa ti occupi?
Di regolamentazione farmaceutica, principalmente. Più in generale, presto consulenza legale nell’ambito di settori industriali fortemente regolamentati. Assisto clienti multinazionali a navigare le normative regolatorie dell’Unione europea e dei suoi Stati membri. Pur essendo basato a Parigi, mi occupo solo marginalmente di diritto francese, mentre la mia attività quotidiana verte sul diritto inglese, italiano e spagnolo (oltre ovviamente al diritto dell’Unione europea).
Un’attività nuova…
Mi è stato anche chiesto di coordinare studi multigiurisdizionali su aspetti regolatori in paesi di tutto il mondo, dall’Argentina alla Corea del Sud, così come di elaborare processi per la gestione efficiente della regulatory compliance su scala globale.
Perché hai deciso di andare all’estero?
Durante il liceo ho trascorso un anno negli Stati Uniti con una borsa di studio del Rotary International. Forse anche per questo, già dall’inizio del mio percorso universitario ho cercato di combinare il mio interesse per il diritto con la mia aspirazione per una carriera internazionale. Questo nella convinzione che il diritto non può comprimersi all’interno dei confini nazionali, come vuole l’impostazione tradizionale delle facoltà giuridiche italiane.
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