Campeis al fianco dei vertici di Coopca

I vertici della Coopca si affidano a Campeis. Il consiglio d’aministrazione della cooperativa carnica di consumo, dopo la richiesta di concordato preventivo in bianco presentata nel novembre 2014 e il recente tentativo da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine di esautorarlo facendo nominare dai giudici fallimentari un commissario giudiziale ha deciso di rivolgersi a uno staff di professionisti per farsi assistere nel compito di garantire la continuità aziendale e con essa i posti di lavoro, diritti dei creditori e le aspettative dei soci risparmiatori.

Costituita in Carnia nel 1906, attualmente con più di 12mila soci, operante nell’attività del commercio di alimentari ed extra al dettaglio in FVG e Veneto, oltre che nella distribuzione all’ingrosso in Italia e Slovenia, occupa 652 dipendenti, con circa 30 milioni di prestito sociale nel 2013-14 ed esposizione debitoria di quasi 85 milioni.

Secondo quanto si apprende da una nota, inoltre, l’autorità inquirente ha recentemente ha inviato avvisi di procedimento a 12 persone fra membri del cda e del collegio sindacale per l’ipotesi di false comunicazioni sociali ed abusivo ricorso al credito, acquisendo documentazione in sede di perquisizione e sequestro presso la sede.

La società ha quindi conferito allo studio Campeis di Udine, fondato dal socio Giuseppe Campeis (nella foto), l’incarico di un’ assistenza ad ampio raggio, «considerate le possibili interferenze negative fra indagini penali e procedura concorsuale con possibile pregiudizio per la fattiva ricerca di una degna soluzione della crisi».

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