La Scala nei concordati di Interporto di Venezia e Cia
I creditori di Interporto di Venezia e di Centro Intermodale Adriatico e di altre 5 società coinvolte dal salvataggio delle aziende del Gruppo De Vecchi, attive nel settore portuale di Marghera, e gravate da circa 130 milioni di euro di debiti, hanno approvato i concordati nel voto concluso oggi 6 agosto.
Dopo circa 2 anni di lavoro da parte dei nuovi amministratori Umberto Lago, Roberto Reboni e Armando Bonetto, assistiti per la parte legale dallo Studio La Scala, i creditori si sono espressi su un piano senza precedenti in termini di complessità tecnica, che coinvolge circa 70 dipendenti diretti ed un indotto di centinaia di famiglie.
L’operazione di restructuring ha l’obiettivo di evitare quelle gravi ricadute sul piano occupazionale e sulla inevitabile desertificazione di una infrastruttura tanto rilevante nel contesto dell’economia, non solo locale, che sarebbero certamente causate dal fallimento. Il piano,si legge in una nota, si basa su una articolata serie di operazioni societarie straordinarie tra loro connesse, che con l’omologa consentirebbe la quasi totale soddisfazione dei creditori privilegiati e chirografari.
La Scala ha impegnato un team composto da numerosi avvocati della sede di Milano e Padova, specializzati in restructuring, corporate, concorsuale e civile, guidati dagli avvocati Giuseppe La Scala (nella foto), Riccardo Bovino e Simone Bertolotti.