Andreani con Confindustria sull’aliquota Iva per le bevande

La Direzione Centrale Normativa dell’Agenzia delle Entrate, confermando la soluzione interpretativa propostale da Confindustria, prende posizione sull’aliquota Iva applicabile all’erogazione di bevande mediante distributori “semi-automatici”, eseguita dall’impresa produttrice di tali beni a favore di gestori di mense, alberghi e altre strutture ricettive, case di cura, ospedali, ecc..

Il Fisco ha così risolto la querelle interpretativa insorta da tempo a tale proposito, stabilendo che è applicabile l’aliquota agevolata del 10% e non quella ordinaria del 22%, perché si tratta comunque di somministrazione di alimenti e bevande, essendo il servizio fruito direttamente dagli utenti finali, nonostante la vendita abbia luogo a favore di un intermediario, e quindi di un soggetto diverso da questi ultimi.

L’associazione confindustriale che ha proposto la soluzione condivisa dall’Agenzia delle Entrate è stata assistita dal professor Giulio Andreani.

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