Trenitalia e Mercitalia Rail vincono dinanzi al Tribunale di Roma
Il Tribunale di Roma ha integralmente rigettato il ricorso cautelare proposto da GTS Rail contro Trenitalia, Mercitalia Rail e Ferrovie dello Stato Italiane (non costituita), condannando la ricorrente al pagamento delle spese di lite.
GTS Rail, si legge in una nota, aveva dedotto asserite condotte di concorrenza sleale consistenti nello storno di suoi macchinisti da parte delle società resistenti, che avrebbero agito sotto la regia della controllante Ferrovie dello Stato Italiane.
Il Tribunale ha dichiarato la piena liceità delle condotte di Trenitalia e Mercitalia Rail, dato che, tra l’altro, entrambe hanno riallocato il personale in esubero presso altre società del Gruppo prima di procedere a nuove assunzioni, le quali oltretutto sono state ripartite tra tutte le imprese ferroviarie operanti sul territorio nazionale; inoltre, le assunzioni hanno avuto luogo con procedure di selezione del personale trasparenti e imparziali.
In particolare, il Tribunale ha ritenuto assente il presupposto del fumus boni iuris, evidenziando che lo storno di alcuni macchinisti della società ricorrente da parte di Trenitalia e Mericitalia non costituisce atto di concorrenza sleale e rientra tra gli atti leciti di libera concorrenza tra imprese che operano in rapporto di competizione commerciale.
Trenitalia è stata assistita dai propri legali interni Domenico Galli, Vincenzo Garufi, Laura Maccaroni e Alessia Barbino, che hanno lavorato in team con Mario Siragusa, Cesare Rizza, Roberto Argeri e Alessio D’Alessandro dello studio Cleary Gottlieb; Mercitalia Rail è stata assistita dai propri legali interni Giovanni Nuzzi, Diana Lamanna e Giacomo Guarini in team con Vito Auricchio, Daniele Geronzi e Valentina Maselli dello studio Legance.