Accesso all’Albo dei Cassazionisti, l’Aiga fa appello al Consiglio di Stato

L’Associazione Italiana Giovani Avvocati ha presentato appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio relativa al ricorso contro il nuovo regolamento, varato a luglio 2014 dal Consiglio Nazionale Forense, che stabilisce le modalità per l’iscrizione all’albo delle giurisdizioni superiori.

Secondo Aiga «è chiara l’incostituzionalità del regolamento, che mette in atto una palese disparità di trattamento nella definizione dei requisiti per diventare cassazionisti», come si legge nel comunicato, nel quale si specifica che per l’associazione «nei fatti il regolamento limita l’accesso alle generazioni più giovani di avvocati».

«Il regolamento approvato nello scorso luglio – spiega la presidente dell’associazione Nicoletta Giorgi (nella foto) – trasforma completamente l’iter per poter patrocinare davanti alle giurisdizioni superiori, limitandone estremamente l’accesso alle generazioni più giovani di legali». Prevedendo la frequentazione di un corso centralizzato a Roma e il superamento di esami specifici, secondo i giovani legali italiani viene tradito lo spirito dello stessa legge 247/12 che all’art. 1, comma 2, prevede di favorire l’ingresso alla professione di avvocato e l’accesso alla stessa in particolare alle nuove generazioni.

Le nuove norme, sostengono i giorvani avvocati, impediscono una rappresentanza delle nuove generazioni in seno allo stesso Consiglio Nazionale Forense. «Questo regolamento – chiarisce la presidente – non solo impedisce alle generazioni più giovani di svolgere il patrocinio in ogni fase del giudizio, ma limita anche il ricambio generazionale nella rappresentanza istituzionale dell’avvocatura, riservata appunto ai cassazionisti».

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