Gli studi della cessione di un portafoglio eolico a F2i
F2i sgr e Veronagest hanno sottoscritto il contratto per la cessione al Secondo Fondo F2i di uno dei principali portafogli eolici italiani, costituito da 7 parchi produttivi operanti in Sicilia e in Calabria con una potenza installata complessiva pari a 282 mw.
Gli impianti di Veronagest sono finanziati in project financing da Unicredit, Bnp Paribas, Natixis, Bbva e Cdp. Le attività di due diligence sono state svolte per conto di F2i da Lazard, Clifford Chance, Fichtner, Kpmg, G-Risk e Willis. Per Clifford Chance ha agito un team multidisciplinare guidato dal partner Umberto Penco Salvi (nella foto) insieme al partner Luciano Di Via, responsabile dell’area antitrust, il counsel Marco Palanca per gli aspetti fiscali, gli associate Cristiana Visco e Vittorio Novelli, entrambi della practice corporate e m&a.
I consulenti del venditore sono stati: Macchi di Cellere Gangemi, K-Finance, Russo De Rosa e Associati. Per Macchi di Cellere Gangemi ha agito un team composto dai partner Claudio Visco e Francesca Bogoni. Gli aspetti fiscali sono stati seguti dal partner Alberto Russo dello studio Russo De Rosa Associati.
F2i, con questa acquisizione, prosegue nella strategia di crescita nel settore delle fonti rinnovabili, rrivando a una dotazione impiantistica superiore a circa 1000 mw. Gli asset di Veronagest si aggiungono infatti a quelli già detenuti dal Secondo Fondo F2i nel comparto eolico, che comprendono il 70% della società E2i (circa 600 mwinstallati e 165 mw in costruzione) e una partecipazione del 16% in Alerion.
Nei primi due anni, gli impianti di Veronagest saranno operativamente gestiti attraverso un contratto di servizio con Volta g.e. (Volta Green Energy), neo-costituita società frutto di un management buy out di un ramo d’azienda della stessa Veronagest.
Il closing dell’operazione è atteso entro la fine di giugno.