ACEA, SUEZ SCHIERA GIANNI CONTRO MARINO
Sale la tensione nei rapporti tra gli azionisti di Acea, la travagliata multiutility dell'energia della città di Roma. I francesi di Suez Environnement, affiancati dai legali di Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, stanno valutando un'azione di responsabilità contro il sindaco, Ignazio Marino (nella foto).
Il Comune controlla il 51% di Acea.
Il primo cittadino accusa il cda dell'azienda di "scarsa sensibilità" sulla sua proposta di ridurre sia il numero dei consiglieri dagli attuali 9 a 7 o 5, sia i loro compensi. In un filmato postato sulla sua pagina Facebook, Marino ha ricordato di «aver preso carta e penna il 3 marzo per chiedere di ridurre a 7 o a 5 il numero degli attuali 9 consiglieri di Acea, riducendo anche i loro compensi che sono particolarmente alti. Anch'io ho inteso ridurre il mio per dare un segno».
Acea, lo scorso 10 marzo, ha chiesto a sua volta all'azionista di riferimento se la richiesta di revoca "riguardi tutti o solo alcuni amministratori" e di valutare i costi di eventuali rescissioni di contratti in essere. Il 13 marzo il sindaco ha ribadito la sua richiesta di convocazione dell'assemblea e il 27 marzo ha proposto ricorso al tribunale di Roma contestando la mancata convocazione dell'assemblea da parte del consiglio.
Il cda di Acea è composto di nove persone, compreso il presidente Giancarlo Cremonesi, ed è stato nominato ad aprile 2013 quando era sindaco, uscente, Gianni Alemanno. Amministratore delegato della società è Paolo Gallo. Gli azionisti rilevanti, alle spalle dell'azionista di maggioranza Comune di Roma, sono Francesco Gaetano Caltagirone, che ha il 16,35%, e Suez Environnement, che ha il 12,48%.