ARCELORMITTAL, ASSISTITA DA MAISTO, TRANSA COL FISCO PER 25,7 MILIONI
Chiusa la partita con il Fisco, si apre quella con la giustizia penale. ArcelorMittal, conglomerata dell'acciaio franco indiana, è finita nel mirino della Procura della Repubblica di Milano per una presunta evasione fiscale di 129 milioni di euro. Secondo l'accusa, rappresentata dal Pm Francesco Greco, la società lussemburghese, tra il 2006 e il 2010 avrebbe avuto una «stabile organizzazione in Italia». Accusa che, ovviamente, è respinta in toto dalla difesa rappresentata dagli avvocati Ermenegildo Costabile e Fabio Cagnola (nella foto), socio dello studio Bana. In sede fiscale, intanto, in contenzioso con l'erario è stato già chiuso grazie a una transazione negoziata per il gruppo siderurgico dallo studio Maisto e chiusa con l'accordo sul pagamento di una somma pari a 25,7 milioni di euro di imposte per il periodo sotto osservazione.
La somma, come specificato in un articolo del Corriere della Sera, è salita a 31,6 milioni per interessi e sanzioni.
Per Maisto hanno agito i team contenzioso e transfer pricing con i soci Guglielmo Maisto, Marco Cerrato, Marco Valdonio , Aurelio Massimiano e Andrea Parolini.