Bonelli Erede Pappalardo ha assistito con successo Credito Valtellinese in un giudizio contro l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e la Procura della Corte dei conti, relativo ad una richiesta di pagamento da parte della stessa Agenzia di oltre 32 milioni di euro per la mancata riscossione di tale importo.
Credito Valtellinese era stata chiamata in causa da Equitalia, cui la richiesta era stata inizialmente formulata quale cessionaria dell’attività esattoriale già esercitata da Creval per mezzo della società del Gruppo Rileno. Accogliendo le tesi di Credito Valtellinese, la Corte dei conti ha affermato che soltanto una minima parte dell’importo iscritto a ruolo potesse essere richiesto e, in ogni caso, non a Credito Valtellinese.
Tale sentenza segna un leading case, fissando per la prima volta la possibilità per la Corte dei conti di limitare la decadenza dal cosiddetto diritto al discarico nei limiti di quanto si possa effettivamente riscuotere dal debitore.
Il team di Bonelli Erede Pappalardo che ha assistito Credito Valtellinese era composto dai soci Domenico Ielo (in foto) e Vittorio Lupoli, con la collaborazione dell’associate Alberto Marcovecchio.