Bonelli Erede, Tremonti e Legance nella scissione di Sintonia

Taglia il traguardo la scissione di Sintonia, la holding che controlla il 45% di Atlantia e che fa capo ai Benetton che ne detengono il 45,5% tramite Edizione srl. Secondo quanto appreso da legalcommunity.it, infatti, l’atto di scissione è stato depositato al Registro delle Imprese e quindi l’operazione si appresta ad andare in porto nei tempi annunciati lo scorso dicembre, quando era stata data comunicazione della decisione dei soci di non rinnovare il patto parasociale.

Alla scissione di Sintonia, sempre secondo quanto risulta a legalcommunity.it hanno lavorato gli studi Bonelli Erede Pappalardo e Legance. Il primo, con un team guidato da Sergio Erede e Stefano Cacchi Pessani ha assistito la società ed Edizione. Mentre Legance, con una squadra formata dai soci Filippo Troisi (nella foto) e Andrea Fedi con la managing associate Francesca D’Amico ha agito per Gic e Goldman Sachs cui fa capo rispettivamente il 17,7% e 9,9% di Sintonia.

I profili fiscali del deal sono stati seguti da Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi, che con il socio Cristiano Garbarini ha affiancato Sintonia e da Legance che ha assistito anche su questo fronte gli altri azionisti della holding, con il partner Marco Graziani

A questo punto, non c’è più un unico socio che controlla il 45% di Atlantia ma ce ne sono quattro. Il primo è sempre Sintonia, al 100% dalla famiglia Benetton, con il 30,25% della società autostradale, a cui si affiancano, InvestCo Italian Holdings (Fondo sovrano di Singapore) con l’8,05%, Athena Holding (Goldman Sachs) con il 4,55% e Mb Sinto (Mediobanca) con il 2,71%.

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