Gop e Legance si preparano alla privatizzazione di Grandi Stazioni

Grandi Stazioni, società partecipata al 60% da Ferrovie e al 40% da Eurostazioni (che riunisce Pirelli, Caltagirone e Benetton e, in posizione più defilata, i francesi di Sncf) si prepara alla privatizzazione. Primo step è la divisione della società in tre. Grandi Stazioni diventerà Gs Rail e sarà focalizzata sulle attività infrastrutturali e sul completamento del piano di investimenti. Poi ci sarà Gs Immobiliare, veicolo saranno conferiti gli immobili di proprietà che saranno poi oggetto di successiva valorizzazione (l’equity value è pari a 20-30 milioni); e Gs Retail che invece, avrà in pancia le attività tipicamente commerciali delle stazioni del network (le 14 italiane e le 2 nella Repubblica Ceca) e sarà la società al centro della privatizzazione.

Il rientro dalle vacanze dovrebbe coincidere con la pubblicazione del bando internazionale che servirà a raccogliere le manifestazioni d’interesse per la vendita delle attività retail di Grandi Stazioni.

Nutrito il gruppo di advisor in campo. La parte legale, come anticipato a marzo da legalcommunity.it vede impegnati Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners (per Fs) e Legance Avvocati Associati (per Eurostazioni). Per Gop agiscono i soci Francesco Gianni e Gabriella Covino (nella foto), con il counsel Roberto De Simone e l’associate Casarosa. Inoltre, i partner Luciano Acciari e Antonello Lirosi seguono rispettivamente gli aspetti Tax e di diritto amministrativo.
Per Legance, invece, è al lavoro un team formato dai soci Alberto Giampieri e Andrea Fedi, con il senior associate Marco Sagliocca e l’associate Flavia Carmina; per la parte di amministrativo, invece, agisce il socio Alessandro Botto.

Rothschild si occuperà degli aspetti finanziari e McKinsey del versante industriale. Infine, sarà la Comin & Partners di Gianluca Comin a curare la comunicazione delle diverse fasi del deal.

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