M&A, ecco gli studi protagonisti del primo semestre 2016
Il primo semestre del 2016 racconta un mercato legale fatto di conferme (resiste infatti sul podio il trio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, Nctm, Chiomenti quanto a numero di operazioni) ma anche di nuovi slanci da parte di boutique o law firm straniere. In particolare sono i big deal a fare la differenza e a stravolgere i ranking: chi vi partecipa trova poi un riscontro in termini di presenza nelle classifiche, soprattutto se guardiamo all’attività del trimestre rispetto a quella del semestre. È il caso ad esempio di Allen & Overy, che pur avendo seguito in totale sei deal nel primo semestre e tre nel trimestre, si piazza rispettivamente fra i migliori cinque e i migliori tre per valore delle operazioni. Merito della partecipazione in deal come la vendita di Birra Peroni al gruppo giapponese Asahi per 2,5 miliardi di euro e la cessione di Società Gasdotti Italia a Maquaire per 500 milioni.
Tuttavia, se da un lato i big deal possono fare la differenza, dall’altro ci sono però alcune costanti che dall’anno scorso stanno caratterizzando il mercato legale dell’m&a. Una, per esempio, è la presenza fissa di Chiomenti fra i primi tre studi nelle classifiche sia del semestre sia del trimestre. L’altra riguarda l’attività di quelle che abbiamo imparato a definire le super boutique nazionali, ossia realtà come Gatti Pavesi Bianchi, Lombardi Molinari Segni, Pedersoli e, in misura minore rispetto al trimestre scorso, anche Gattai Minoli Agostinelli, che si erano già distinte nei primi tre mesi di quest’anno (si veda Mag numero 56).
GIANNI ANCORA IN VETTA
Se guardiamo ai dati relativi ai primi sei mesi del 2016 (rilevazione effettuata il 28 giugno), con 25 operazioni, per un valore totale superiore ai 6,5 miliardi di euro, è Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners (Gop) lo studio che si piazza in testa alla classifica dei Best 20 per numero di deal. La stessa posizione che la law firm guidata da Francesco Gianni ricopriva nel primo semestre del 2015, anche se con due deal in meno (si veda Mag numero 42). Scende però dal primo posto l’avvocato Gianni come singolo advisor, che con 6 deal contro 9 lascia il primato ad Alessandro Marena, equity partner di Pedersoli. Lo studio Pedersoli si posiziona al quarto posto nella classifica del semestre per numero di deal, con 18 operazioni e oltre 2,6 miliardi di valore, mentre al secondo, subito dopo Gop, troviamo Nctm, con 20 operazioni dal valore di 1,7 miliardi di euro. La law firm guidata da Alberto Toffoletto è ben rappresentata anche a livello di singoli professionisti, in particolare con Matteo Trapani (5 deal) e Pietro Zanoni (4). Terzo posto per Chiomenti, con 19 deal per un valore di circa 5,2 miliardi di euro. A pesare è la presenza dello studio in operazioni come l’Opa su Rcs da parte di Investindustrial, l’ingresso del fondo di Bonomi in Artsana e quello di Vivendi in Mediaset Premium, un’operazione da oltre 700 milioni. Mediaset, è stata assistita da Chiomenti con il socio Luca Fossati e un team composto dai soci Enrico Giordano, Corrado Canziani, assistiti da Mario Pelli Cattaneo e Chiara Delevati mentre Carnelutti, con il partner Nicolò Bastianini e un team composto da Cecilia Cagnoni Luoni, Alexia Falco e Antonio Franchi, ha assistito Vivendi.? Perde, invece, terreno BonelliErede che con 12 deal scivola al settimo posto rispetto al quinto occupato lo scorso anno. È interessante osservare che tra i primi 10 studi per numero di operazioni seguite c’è solo un’insegna internazionale: Latham & Watkins che con la practice guidata da Stefano Sciolla ha portato a casa 8 operazioni per un valore complessivo di circa 2,3 miliardi.? Una menzione speciale, sempre considerando il semestre, va ad Accinni Cartolano e Associati, che riesce a entrare nella best 20 per numero di operazioni (piazzandosi al 13esimo posto). Il name partner Francesco Cartolano è terzo nella classifica degli avvocati più attivi con 6 operazioni.
CONFERMATO IL RISCATTO DELLE SUPER BOUTIQUE
La classifica del semestre cambia se la guardiamo dal lato del valore delle operazioni. Da questo punto di vista l’influenza dei big deal si fa sentire e porta dritto al primo posto lo studio Gatti Pavesi Bianchi, con 17 operazioni per un valore superiore ai 7 miliardi. Lo studio ha partecipato a diversi big deal. Primo fra tutti la fusione tra Banca Popolare di Milano e Banco Popolare (3,7 miliardi) in cui ha agito per conto di quest’ultimo con un team formato da Carlo Pavesi, Anton Carlo Frau, Giorgio Groppi e Alessandro Cipriani. Sempre Pavesi, assieme a Franco Barucci, hanno assistito…