D’URSO CON DESIO CHIUDE L’ACQUISTO DELLA POP SPOLETO

Accordo siglato nella notte tra Banco Desio e Popolare di Spoleto (Bps). L'istituto brianzolo, assistito dallo studio d'Urso Gatti e Bianchi sul fronte legale e da Banca Imi quale advisor finanziario, per la quale ha agito Fulvio Solari, ha sottoscritto un accordo di investimento finalizzato al rafforzamento patrimoniale di banca umbra (affiancata dagli advisor di Lazard) e al ripristino dei coefficienti di solvibilità e del patrimonio di vigilanza nonché a creare le condizioni per la ricostituzione degli organi sociali della banca espressione di Banco Desio e per la chiusura della procedura di amministrazione straordianria di Bps.

L'accordo prevede un aumento di capitale riservato a Banco Desio per un controvalore di 139.750.000 euro, mediante l'emissione di 77.124.724 nuove azioni ordinarie, ad un prezzo di sottoscrizione di 1,812 euro per azione. E' previsto un aumento di capitale scindibile in denaro della Banca con esclusione del diritto di opzione riservato ai dipendenti di Bps per un controvalore massimo di 15.527.778 euro, mediante emissione di massime 8.569.414 nuove azioni ordinarie, allo stesso prezzo di sottoscrizione. Infine e' prevista la nomina dei nuovi organi sociali di Bps (cda e collegio Sindacale) da parte di Banco Desio nel contesto di un' assemblea che si terrà successivamente all'esecuzione dei sopra menzionati aumenti di capitale.

A seguito della sottoscrizione dell' aumento di capitale riservato, Banco Desio sara' titolare di 77.124.724 azioni ordinarie di Bps, compreso tra il 66,8% e il 72,2% del capitale sociale, in funzione della sottoscrizione o meno della Tranche Riservata. L' operazione e' condizionata, tra l' altro all'ottenimento da ogni competente autorita', nazionale (inclusi Banca d' Italia e il Ministero dell' Economia e delle Finanze) o estera, di tutti i nulla osta e/o autorizzazioni necessari ai fini del perfezionamento dell'operazione; e all'insussistenza dell'obbligo di promuovere un'offerta pubblica di acquisto totalitaria sulle azioni di Bps ai sensi della normativa applicabile.

Si chiude, a un anno dal commissariamento, la vicenda del salvataggio dell'istituto umbro per il quale erano in corsa due pretendenti. La banca brianzola, assistita sul piano legale da d'Urso Gatti e Bianchi con i soci Stefano Valerio (in foto) Luigi Arturo Bianchi e Franco Barucci, e la cordata Clitumnus, messa in piedi dalla Fondazione CariPerugia e che aveva raccolto un gruppo di imprenditori locali, capeggiati dall'avvocato romano Francesco Carbonetti.

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