MPS, BENESSIA E CLEARY NEL PATTO TRA FONDAZIONE E FONDI SUD AMERICANI

Sono gli studi Benessia Maccagno e Cleary Gottlieb quelli che hanno firmato la regia legale dell'operazione che ha portato i fondi sudamericani, Fintech e Btg, ad acquisire rispettivamente il 4,5% e il 2% di Mps precedentemente detenuto dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, guidata da Antonella Mansi (nella foto).
Advisor finanziario, invece, è stata la banca d'affari Lazard.
Sia con l'investment management company di New York riconducibile al messicano David Martinez, sia con l'asset management company basata a Londra e controllata dal gruppo finanziario brasiliano Btg, la Fondazione ha sottoscritto un patto parasociale relativo alla governance di Mps, con limiti di trasferimento delle azioni conferite (lock-up), nonché l'impegno a mantenere la partecipazione complessiva del 9% (il 6,5% dei nuovi entrati e il 2,5% della Fondazione) anche dopo l'aumento di capitale da 3 miliardi che il Monte, assistito da Linklaters, lancerà sul mercato a fine maggio (al deal lavora anche Clifford Chance, ma per il consorzio di banche coinvolto).

Lo schieramento di soci rappresentato da Fondazione, Fintech e Pactual, con circa il 9% complessivo del capitale (a cui potrebbero aggregarsi altri azionisti), al momento di rinnovare la governance della banca, tra un anno, risulterà maggioritario potendo così a norma di statuto esprimere la metà dei consiglieri e di conseguenza assegnare le poltrone più importanti, a cominciare da quella del futuro presidente, mentre l'amministratore delegato sarà scelto dagli altri partner del patto (in accordo con la Fondazione).

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