BAKER & MCKENZIE E LOMBARDI MOLINARI SEGNI NELL’INGRESSO DI BIDVEST IN DAC
Baker & McKenzie, con un team composto dal socio Pietro de Libero (nella foto) e dal counsel Alessandro Pennisi, coadiuvati dalla junior associate Ilaria Bosso, ha assistito il colosso sudafricano dell'alimentare Bidvest nell'acquisizione di una quota di poco superiore al 50% del capitale di Dac di Brescia, secondo operatore di food service dopo Marr, in Italia. K Finance, partner di Clairfield International, ha svolto il ruolo di consulente finanziario. Mentre, lo studio Sacco & Partners e lo studio legale Lombardi Molinari Segni e Associati sono stati gli advisor fiscali e legali di Dac. In particolare, per Lombardi Molinari Segni ha agito un team formato dal name partner, Ugo Molinari, dal socio Maurizio Fraschini e dal collaboratore Giulio Rossetto.
Secondo indiscrezioni risulterebbe che Dac è stata valutata tra le 7 e le 8 volte il margine operativo lordo. L'azienda bresciana, nell'ultimo esercizio, ha archiviato un fatturato di 220 milioni di euro con una redditività (come rapporto tra fatturato ed Ebitda) dell'8 per cento.
Bidvest è un colosso mondiale dell'alimentare: è quotato sul mercato regolamentato di Johannesburg con una capitalizzazione di mercato di oltre 6 miliardi di euro, un fatturato consolidato superiore a 11 miliardi e si posiziona tra le più grandi società di servizi del Sud Africa, mentre a livello internazionale è seconda solo ai gruppi americani. Opera in 5 continenti e impiega oltre 137.000 dipendenti in tutto il mondo.
L'operazione si struttura come una joint-venture. L'obiettivo è sostenere la crescita di Dac. La famiglia Scuola, storica proprietaria dl gruppo, manterrà un potere di gestione congiunto assieme ai sudafricani di Bidvest.