GIANNI CON CDP NELLA CESSIONE DEL 35% DI RETI A STATE GRID ASSISTITA DA CHIOMENTI

Un deal da 2 miliardi di euro, o poco più. Legali al lavoro per chiudere la cessione del 35% di Cdp Reti ai cinesi di State Grid International development, società interamente controllata da State Grid Corporation of China.

Secondo quanto risulta a legalcommunity.it, lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, con un team guidato da Francesco Gianni (nella foto), è al lavoro al fianco della società, controllata da Cassa depositi e prestiti, che detiene tra l'altro il 30% di Snam. Prima del closing, Cdp dovrebbe trasferire a Reti anche il 29% in suo possesso di Terna. I cinesi, invece, sono assistiti da un team di Chiomenti formato da Giovanni Diotallevi, Francesca Villa, Marco Muscettola, Italo DeSantis, Marta Andreano, Fabio Luongo e per gli aspetti Antitrust da Cristoforo Osti e Alessandra Prastaro.

La firma dell'accordo, ha detto da Pechino il presidente della Cdp Franco Bassanini, è prevista per fine mese. Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha parlato di un'operazione attorno ai 2 miliardi di euro, un ammontare che rappresenta il maggior singolo investimento cinese in Italia di sempre, superando ampiamente i circa 1,3 miliardi investiti dalla banca centrale cinese in Eni lo scorso marzo.

Cdp, assistita dall'advisor finanziario Lazard, quindi, riesce nello scopo di cedere una quota rilevante senza mettere in discussione la governance di Cdp Reti, quindi delle reti nazionali per gas ed energia elettrica. Resta da capire se i 2 miliardi saranno destinati ad attività della Cdp a sostegno dell'economia nazionale (28 i miliardi mobilitati dal gruppo pubblico nel 2013) o andranno attraverso un dividendo straordinario al Tesoro, azionista all'80%, che punta con qualche difficoltà a ridurre il debito tramite una serie di dismissioni. L'operazione di State Grid, che ha avuto come advisor finanziario Morgan Stanley, è la seconda condotta in meno di tre mesi dall'industria cinese in Italia.

A maggio era stato il Fondo Strategico Italiano, anch'esso espressione della Cdp, a cedere per 400 milioni di euro il 40% di Ansaldo Energia a Shanghai Electric e ad accordarsi per due joint-venture in Cina. Mentre, dal lato finanziario, lo scorso marzo la banca centrale People Bank of China era entrata nell'azionariato non solo di Eni ma anche di Enel con quote di poco superiori al 2%.

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