SORGENIA, CIR SI AFFIDA AI LEGALI DI BONELLI EREDE

Paolo Daino, Marco Arato (nella foto) e Paolo Oliviero. Sono i tre soci dello studio Bonelli Erede Pappalardo a cui Cir, la holding della famiglia De Benedetti, ha affidato la tutela dei propri interessi nell'ambito del negoziato con le banche sulla ristrutturazione del debito della controllata (52,9%) Sorgenia. La società, attiva nel mercato dell'energia elettrica e del gas naturale, è gravata da un debito di 1,86 miliardi di euro. Affiancata da Andrea Novarese di Latham & Watkins, Sorgenia sta trattando con gli istituti di credito, assistiti da Ugo Molinari di Lomabardi Molinari Segni. Tra le banche maggiormente esposte ci sono Mps (che veste anche i panni di azionista di Sorgenia all'1,2%) con 600 milioni circa, pari al 33% del debito; Mediobanca, con 140 milioni; Intesa SanPaolo, Unicredit, Bpm, Ubi e Banco Popolare con quote comprese tra i 50 e i 100 milioni a testa. 
La famiglia De Bendetti, secondo la rubrica Sussurri & Grida del Corsera, sarebbe disposta a mettere sul tavolo 100 milioni ma le banche vorrebbero almeno un impegno per 300 per concedere l'haircut sui debiti.
Senza il raggiungimento di un accordo, Sorgenia avrebbe liquidità per appena un mese visto che le linee di credito di cui beneficia sono state revocate o sospese. Il 24 febbraio a Milano è previsto un nuovo incontro.

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