BonelliErede con il FITD per il rimborso dei titolari di bond subordinati di 4 banche
BonelliErede ha assistito il Fondo interbancario di tutela dei depositi (FITD) nell’adozione del regolamento per il rimborso tramite indennizzo forfetario degli obbligazionisti subordinati di Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti, azzerati per effetto della misura di risoluzione che ha interessato le quattro banche nel novembre 2015.
Il FITD è un consorzio di diritto privato costituito nel 1987 su base volontaria e divenuto successivamente obbligatorio. Ad oggi, aderiscono al FITD tutte le banche italiane, ad eccezione di quelle di credito cooperativo, nonché le succursali di banche extracomunitarie autorizzate in Italia, salvo che non partecipino a un sistema di garanzia estero equivalente.
BonelliErede ha assistito il FITD con un team guidato da Giuseppe Rumi (nella foto), membro del focus team Banche e Assicurazioni, insieme a Silvia Romanelli nonché ad Andrea Savigliano e a Marco Cislaghi per gli aspetti di regolamentazione dei mercati finanziari, Monica Iacoviello e Piera Corubolo per il contenzioso, Giovanni Guglielmetti e Jacopo Liguori per i profili privacy, Massimo Merola e Maria Chiara Toniolo per gli aspetti di diritto comunitario e aiuti di Stato e Luca Perfetti e Alberto Marcovecchio per i profili di diritto amministrativo. Il team di BonelliErede ha agito in sinergia con i referenti interni del Fondo, nelle persone del direttore generale prof. Giuseppe Boccuzzi e del vice direttore generale dott. Salvatore Paterna.
BonelliErede ha maturato una consolidata esperienza nell’assistenza a fondi di garanzia dei depositi avendo assistito, tra l’altro, il Fonds de Garantie des Dépôts et de Résolution (FGDR) francese nel contesto del rimborso agli investitori della Européenne de Gestion Privée S.A. (c.d. truffa del “Madoff dei Parioli”), con Giuseppe Rumi per i profili civilistico-regolamentari, Marco Passalacqua per gli aspetti di diritto fallimentare e, nel procedimento penale tuttora pendente, Francesco Sbisà ed Emanuela Spinelli, in collaborazione con lo studio Isolabella nelle persone di Francesco Isolabella e Giovanni Rucellai.