LEXELLENT APRE A ROMA
In via della Moscova, si preparano gli scatoloni. Gli uffici di Lexellent, la boutique specializzata in diritto del lavoro nata da uno spin off di Eversheds Bianchini nel 2011, dopo l’estate, si sposteranno in via Borghetto. Sede più grande, da riempire con un nuovo progetto professionale.
Esaurita la fase di start up, lo studio fondato da Sergio Barozzi, Giovanni Battista Benvenuto, Giorgio Scherini e Giulietta Bergamaschi, a cui nel gennaio del 2013 si è aggiunto anche Carlo Majer (arrivato da LabLaw), studia le mosse giuste per “diventare grande”. L’ultimo esercizio, secondo le stime di Mag by legalcommunity.it, si è chiuso con ricavi a quota 2,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea con con il 2012. Mentre il 2014 sembra cominciato con un passo decisamente positivo con un andamento del fatturato che nel primo semestre mostra una crescita del 15%.
Il trasloco in via Borghetto, al di là del dato logistico in sè, preannuncia un’accelerazione sul fronte della crescita dimensionale. Inclusa l’integrazione con dei professionisti romani. ?Si tratta di Stefano Piras (che dovrebbe entrare con due collaboratori) ed Emilio Trucco, già soci fondatori di Piras Trucco & Partners. Questo passaggio dovrebbe concretizzarsi a settembre. E se con l’arrivo di Piras, lo studio si rafforzerà ulteriormente nel diritto del lavoro, grazie alla collaborazione con Trucco, Lexellent comincerà anche ad allargare il proprio raggio d’azione al resto delle branche del diritto civile.
L’obiettivo, comunque, è cercare una strada per guadagnare una fetta di mercato anche nella capitale, pur nella consapevolezza che si tratta di un ambiente ancora molto chiuso e dove le relazioni locali sono tutt’oggi un fattore premiante per qualsiasi operatore economico o fornitore di servizi. ?Lo studio, in particolare, vorrebbe cominciare a organizzare convegni, seminari e attività di formazione che in questi anni hanno contributo all’accreditamento dell’insegna nella piazza milanese.
Ma c’è di più. Lexellent ha da tempo in corso una riflessione su come far evolvere il modello della boutique giuslavoristica. E tra le opzioni oggetto di confronto tra soci, secondo quanto appreso da Mag by legalcommunity.it, c’è anche quella della creazione di un full service di diritto del lavoro. In sostanza, uno degli scenari possibili, prevederebbe la creazione di una struttura in grado di fornire servizi ad ampio raggio che potrebbero includere tanto l’assistenza legale (giudiziale e stragiudiziale) in materia lavoristica,quanto quella in ambito penale e di proprietà intellettuale. In una struttura di questo tipo potrebbero trovare spazio anche professionalità diverse da quelle degli avvocati. Per esempio, ci potrebbero essere anche consulenti del lavoro, specialisti di medicina del lavoro o ingegneri. Nessuna decisione è stata presa ancora in tal senso. In ogni caso si tratterebbe di una vera rivoluzione per il mercato, considerato che, ad oggi, non esiste nessuna struttura con un’organizzazione di questo genere.
In realtà, però, un primo passo in questa direzione potrebbe essere mosso già dopo l’estate. Infatti, oltre all’avvio della sede capitolina, lo studio potrebbe avviare anche una collaborazione con un professionista specializzato in Ip. ?Si tratta di un settore che, a ben guardare, presenta sempre più spesso aree di sovrapposizione con il diritto del lavoro. Basti pensare al tema della difesa dei segreti aziendali e alla gestione dei patti di non concorrenza. Il professionista specializzato in Ip che dovrebbe aggregarsi al team di Lexellent si chiama Renato D’Andrea. L’avvocato è of counsel dello studio Bda. In precedenza è stato socio di Ddms, responsabile del legal department di Notarbartolo & Gervasi trademark agent da Modiano e Associati. Quella che dovrebbe cominciare con D’Andrea è una collaborazione sulle questioni a metà strada tra Ip e versante lavoristico.
L’idea di provare ad ampliare l’offerta per i clienti rappresenterebbe anche una soluzione per aggirare il problema della tensione sulle fees, riscontrato in generale dagli avvocati negli ultimi anni, ampliando la base della clientela e affrontando di petto i fenomeni del forte aumento della concorrenza e della diminuzione del lavoro seguita a una lunga stagione di ristrutturazioni aziendali.