ELEZIONI FORENSI: INDICAZIONI DEL MINISTERO IN ATTESA DEL PRONUNCIAMENTO DEL TAR

Posticipare le elezioni dei nuovi Consigli degli Ordini degli Avvocati fino a dopo il pronunciamento del Tar del Lazio sulla legittimità del nuovo regolamento, impugnato per pretesi profili di illegittimità concernenti le modalità di espressione del voto. È questa la posizione del Ministero della Giustizia, diffusa nei giorni scorsi attraverso una circolare indirizzata al Consiglio Nazionale Forense e a tutti i Consigli circondariali degli Ordini degli Avvocati (COA).

«Il Ministero della Giustizia ha raccolto le istanze di AIGA ed è intervenuto su quella che si presenta una questione complessa – spiega la presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati Nicoletta Giorgi (nella foto) -. I Consigli degli Ordini sono infatti chiamati a rinnovarsi con regole che confidiamo vengano modificate dal Tar Lazio, di fronte al quale sono state impugnate». Il Tar ha fissato l’udienza per il prossimo 14 gennaio e molti Ordini hanno convocato le elezioni proprio per in quella data o in giorni vicini. Per questo, AIGA ha sollecitato l'intervento del Ministero per sospendere o rinviare le elezioni in attesa del provvedimento del Tar.
In risposta dalla Direzione Generale del Ministero è arrivata la richiesta di adoperare le cautele necessarie per non frustrare l'esito delle elezioni.

«Ora – continua Giorgi – il testimone passa ai COA, che dovranno mostrare responsabilità nei confronti dei propri iscritti ed evitare che le elezioni indette possano essere inficiate dal successivo provvedimento del TAR. Gli attuali consigli degli Ordini sono già in proroga da un anno a seguito dell'entrata in vigore della legge 247/12: un mese in più non farà di certo una grande differenza sia per chi c'è già sia per chi vorrà esserci. In ogni caso, sarà consentito all'avvocatura di votare con regole certe e speriamo migliori di quelle attuali. L'attuale regolamento infatti impedisce il ricambio generazionale, la dialettica e condanna il genere femminile ad una minoranza costante».

Il nuovo regolamento per l'elezione dei Consigli degli Ordini degli Avvocati (COA), infatti, ha introdotto il voto di lista: una scelta che consente a pochi nomi “eccellenti” forti di piccole ma importanti sacche di consenso potranno decidere i nomi dei rappresentanti chiamati a sedere nei Consigli. Grazie al nuovo regolamento, spiega la presidente dei giovani avvocati italiani, «pochi candidati forti, avranno il potere, mai stato così certo, di decidere chi sarà componente del nuovo Consiglio alla faccia della libera competizione elettorale, del ricambio generazionale, e della dialettica tra soggetti di diversa estrazione».

SHARE