Strategie professionali, a tutto tax!
C’è grande fermento sotto il cielo dei fiscalisti italiani. Protagonisti di un settore in grande espansione, di un comparto che è diventato strategico per gli studi multidisciplinari ma che continua a essere dominato soprattutto dalle boutique specialistiche. Quella a cui assistiamo da mesi, ormai, è una corsa alla serrata dei ranghi che si combatte a colpi di lateral hire e spin off. E che sta cambiando radicalmente lo scenario competitivo di questo mercato che nell’ultimo anno ha mosso un fatturato di oltre 500 milioni per gli studi più attivi. Basti pensare che, nel 2015, il tax è risultato, subito dopo il corporate m&a, l’ambito di specializzazione in cui è stato reclutato il maggior numero di soci.
Un trend che si sta confermando in tutta la sua rilevanza anche in questo inizio di 2016. L’ultima operazione, in ordine di tempo, l’ha messa a segno il solito Dentons. Come preannunciato da MAG (si veda il numero 50 della nostra rivista) la base italiana della law firm internazionale guidata da Federico Sutti è in fase acquisitiva. E tra gli ultimi colpi di mercato messi a segno c’è stato proprio quello di un team di fiscalisti guidato da Andrea Fiorelli e proveniente da Norton Rose Fulbright. Di queste ore, invece, è l’arrivo di Gaetano Salvioli in Giovannelli e Associati. Pochi giorni prima, infine, su legalcommunity.it, è comparsa in anteprima la notizia dello spin off guidato da Ciro Cornelli e Massimo Gabelli dallo studio Morri Cornelli (divenuto Morri Rossetti) da cui è nata l’insegna Cornelli Gabelli e Associati e in cui sono confluiti, tra gli altri, Simone Borella e William Donati.
SPIN OFF
L’operazione che ha portato alla fondazione Cornelli Gabelli porta a cinque il numero degli spin off intercettati dai nostri radar negli ultimi due anni nella fascia più alta del mercato. Ad aprire le danze, a marzo 2014, infatti, è stata Paola Camagni ex partner dello studio tributario Deloitte che ha dato vita a Camagni e Associati con Erika Brambilla e Raffaele Correnti. Alla fine di quello stesso anno, poi, è arrivata l’ufficializzazione dell’uscita di Paolo Ludovici assieme ad altri professionisti (tra cui Laura Conidi, Andrea Prampolini, Stefano Tellarini, Michele Aprile e Luca Formica) da Maisto e Associati.
Lo studio Maisto, peraltro, non è stato il solo tra i grandi del settore a dover digerire uno spin off. Stessa sorte è toccata, qualche mese più tardi, a Miccinesi e Associati da cui si è staccata buona parte della sede romana che ha dato vita allo studio Puri Bracco Lenzi con i name partner Paolo Puri, Pietro Bracco e Guido Lenzi. E da ultimo è stato lo studio Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi a dover fare i conti con l’uscita di due soci storici, nella propria sede romana: Giuliano Foglia e Christian Cisternino, i quali hanno creato la boutique Foglia Cisternino & Partners.
L’IMPATTO
Contrariamente a quanto accade in settori che tradizionalmente sono molto soggetti al fenomeno delle cosiddette “porte girevoli”, va notato che molti di questi spostamenti hanno avuto un impatto significativo sul perimetro del mercato e sul posizionamento dei diversi protagonisti del settore. Infatti, dalla loro nascita, molte di queste strutture hanno continuato a investire nel chiaro tentativo di strutturarsi in maniera da competere con i primi della classe. Si pensi a….
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