Eunomia nell’aumento di capitale di Borsadelcredito.it
BorsadelCredito.it ha completato l’aumento di capitale da 1,6 milioni di euro?. A sottoscriverlo una cordata di investitori guidati da P101, società di venture capital specializzata in investimenti in società digital e technology driven, e da Gc Holding, gruppo che controlla Italmondo S.p.a., azienda nel settore dei servizi logistici internazionali che ha ideato e fondato anche il Corporate venture accelerator SupernovaHub. Della cordata di investitori fanno parte anche il gruppo di gestione del risparmio Azimut, attraverso la sua controllata Azimut Enterprises Holding, oltre ad alcuni veicoli privati.
BorsadelCredito.it e P101 sono stati assistiti dallo Studio Legale Eunomia Studio di Avvocati con un team guidato da Roberto Nigro (nella foto).
BorsadelCredito.it è il primo operatore italiano di peer to peer lending per le PMI. Specializzata nel credito alle micro e piccole imprese, la piattaforma vanta oggi più di 11 milioni di euro finanziati, in forte crescita mese su mese, oltre 300 prestiti erogati e più di mille prestatori attivi, che investendo nello strumento messo a disposizione dalla piattaforma hanno ricevuto un rendimento medio superiore al 5% dall’avvio dell’attività.
La start-up fintech è nata nell’ottobre 2013 come piattaforma digitale di brokeraggio per il credito alle aziende, aprendo nel settembre 2015 il canale del P2P lending come primo operatore per le aziende in Italia, in qualità di Istituto di pagamento autorizzato da Banca d’Italia. Nel dicembre 2015 aveva già ricevuto un primo finanziamento di 1 milione di euro da P101.
Il mercato del P2P lending in Italia è a uno stadio di sviluppo embrionale, ma ha potenzialità enormi: secondo le stime dei consulenti di P2P Lending Italia, nel 2016 ha erogato in totale 64 milioni di euro in nuovi prestiti, segnando una crescita del 524% anno su anno. Si stima che il mercato potenziale italiano delle PMI che necessitano di finanziamenti e che non ne trovano nei canali tradizionali abbia un valore di 50 miliardi di euro (fonte Kpmg). Un numero che da solo spiega l’enorme potenziale ancora inesploso del settore.