GOP e Doria nella ristrutturazione di Fidia
In data 29 settembre è stata approvata la presentazione del piano e della proposta concordataria di Fidia, gruppo attivo nella tecnologia del controllo numerico e dei sistemi integrati per il calcolo, la scansione e la fresatura di forme complesse, quotata nel segmento MTA di Borsa Italiana. L’operazione di ristrutturazione sarà realizzata – a condizione del buon esito della procedura di concordato preventivo – con il supporto del partner strategico Futuro all’Impresa – Fai, società di advisory e di investimenti, e quello del partner finanziario, Negma, gruppo d’investimento specializzato in strumenti ibridi di capitale e debito per le aziende quotate.
Il piano di ristrutturazione
La proposta concordataria prevede la costituzione di una newco, una società veicolo che verrà capitalizzata da FAI e Negma e all’interno della quale Giuseppe Morfino, attuale azionista di maggioranza di Fidia, conferirà la propria intera partecipazione. Fidia emetterà un prestito obbligazionario convertibile (POC) cum warrant da 10 milioni di euro da offrirsi in sottoscrizione a Negma e delibererà un aumento di capitale sociale fino a massimi 14 milioni di euro. Di questi, 2 milioni saranno versati immediatamente in denaro dalla newco, 10 milioni saranno destinati alla conversione del POC sottoscritto da Negma, mentre una porzione sino ad un ammontare complessivo massimo di 2 milioni di euro sarà a servizio dei warrant incorporati nelle obbligazioni di cui al POC. All’esito dell’operazione, la newco verrà liquidata con contestuale assegnazione ai propri soci delle azioni detenute nel capitale sociale di Fidia, in misura proporzionale alle rispettive partecipazioni detenute da ciascuno.
La società, con le risorse che saranno ricavate, proporrà ai propri creditori, soggetti a classamento, la soddisfazione delle loro ragioni creditorie.
I team legali
Gianni & Origoni ha assistito Fidia e Giuseppe Morfino con un team composto, per i profili restructuring, dai partner Gabriella Covino e Luca Jeantet, coadiuvati dalla managing associate Paola Vallino (nella foto) e dall’associate Dario Rondinelli, mentre gli aspetti regolamentari sono stati seguiti dal partner Andrea Aiello, coadiuvato dall’associate Vincenzo Gallè e da Daniela Archi.
Gli investitori FAI e Negma sono stati assistiti dallo studio Doria STA con un team composto dal partner Guido Doria, coadiuvato dal junior partner Giovanni Cuter e dall’associate Elisa Cocchi (per i profili restructuring), oltre che da GOP con un team composto dal partner Gabriele Ramponi e dalla senior associate Olympia Foà (per i profili corporate/m&a) nonché dal partner Mariasole Conticelli e dall’associate Giacomo Bizzozzero (per gli aspetti regolamentari). Infine, i profili regolamentari relativi al POC sono stati seguiti dallo studio legale DWF con l’of counsel Roberto Culicchi.