ASSOCIATE. IL GIALLO DEL CARTELLO DELLE PAGHE
Negli anni e con l’affermazione degli studi in forma di strutture organizzate in maniera quasi aziendale, la gestione dei collaboratori è diventata un problema cruciale. Alla fine dell’estate, addirittura, è circolata la voce che le grandi insegne italiane stessero provando a raggiungere un accordo per calmierare i massimi retributivi da concedere agli associate per dar vita a una sorta di “cartello delle paghe” che avrebbe avuto l’obiettivo di raggiungere una tregua nella guerra dei rilanci per la conquista degli avvocati migliori cominciata dopo l’arrivo dei grandi brand internazionali dell’avvocatura d’affari.
Mag by legalcommunity.it ha tentato di verificare l’esistenza di questo patto. Ecco cosa abbiamo scoperto.
TAGLIATO DEL 20% IL COMPENSO MEDIO DEI SENIOR. Negli ultimi cinque anni, il livello dei compensi medi degli associate si è drasticamente ridotto. E in particolare, si è ridimensionato nella parte alta del percorso di carriera, ovvero alla soglia del salto nella partnership dello studio. Secondo i dati raccolti ed elaborati da Mag by legalcommunity.it, infatti, rispetto al 2008, quando il compenso medio di un senior associate in Italia era di 140mila euro l’anno (più eventuali bonus), oggi si viaggia su ben altre cifre: 115mila euro l’anno, vale a dire il 20% in meno. E i bonus, oltre a non essere più dati per scontati, sono vincolati al raggiungimento di precisi risultati e obiettivi di fatturato.
Anche nella parte bassa del percorso di carriera si nota lo sforzo degli studi legali di tirare a risparmiare. Tuttavia, si osserva una riduzione inferiore del livello medio di retribuzioni concesse: -13,6%. Si è passati da 42mila euro l’anno del 2008 a poco più di 36mila euro l’anno del 2013.
La spending review parla soprattutto italiano.