Ashurst prepara il rilancio
Ashurst non molla e si prepara a rilanciare la sua presenza in Italia. Le indiscrezioni relative alla prossima uscita del managing partner dello studio, Domenico Gullo, rivelate da legalcommunity.it (si veda l’articolo nella sezione Agorà di questo numero di MAG), sono state seguite dopo poche ore dall’annuncio della nomina di un nuovo socio gestore per gli uffici italiani della law firm inglese: Stephen Edlmann.
Sebbene la notizia dell’imminente passaggio di Gullo nelle fila di Dla Piper, sulla scia del percorso già seguito da Francesco De Gennaro a ottobre 2015 (si vedano i numeri 44 e 45 di MAG) non abbia, mentre scriviamo, ancora avuto riscontri ufficiali, l’inatteso passaggio del testimone alla guida dello studio in Italia lascia pensare che l’addio del socio specializzato in antitrust sia più che un rumor.
Con questa uscita, Ashurst vede salire il numero di partner che, solo negli ultimi esercizi, hanno deciso di lasciare la firm e seguire strade alternative. Oltre ai professionisti già citati, infatti, possiamo ricordare, procedendo a ritroso, anche la fiscalista e all’epoca managing partner Paola Flora, che a marzo 2014 è passata come in house in Ubi Banca, e Alessandro Giovannelli, che dopo meno di un anno nello studio ha deciso di mettersi in proprio fondando la boutique corporate
Giovannelli & Associati. Complessivamente, negli ultimi quattro anni, lo studio di matrice inglese ha visto dimezzarsi il numero complessivo dei suoi professionisti passati dalle 66 unità del 2012 (si veda il primo report Best 50) a circa 30 unità odierne. Così come sono scesi della metà i soci, passati da 12 a 5, dando per buona l’indiscrezione su Gullo.
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