Ponti in libreria con Il ballo di Castano
Si intitola Il ballo di Castano il primo romanzo di Luca Ponti (nella foto). Il penalista e scrittore racconta le vicende di Castano Dittongo. Chi sia veramente è difficile dirlo. Un avvocato? Forse. O un assicuratore. Un edicolante. Un venditore di cetrioli. Un passante. Un barbone. Un pazzo. Castano Dittongo siamo noi? Luca Ponti ha scritto questo libro rifacendosi alla tradizione letteraria del poema eroicomico in prosa inaugurata da Stern e portata al suo apice letterario con James Joyce, in particolare con Finnegans Wake.
Troviamo in “Il ballo di Castano” tutti quegli elementi del racconto psicologico e del flusso di coscienza che fanno di questa singolare tradizione un elemento prezioso nella storia letteraria. Anche in questo caso l’opera è stata scritta nel corso di molti anni e le vicende di Castano ripercorrono avanti e indietro flussi di memoria e di pensiero liquido portandoci faccia a faccia con situazioni ed emozioni difficilmente spiegabili con la logica sequenziale. Quale scarto nel flusso spaziotemporale della narrazione ferma Castano e lo incastra in una dimensione senza storia? Il ballo con un cuscino? La pulizia dell’ombelico? Il rituale del taglio delle unghie dei piedi? La macchia di dentifricio?
Un libro da leggere tutto d’un fiato per gustare le avventure di Castano e riflettere con lui sulle nostre avventure quotidiane, trovando complicità e sorniona leggerezza nell’affrontare i grandi quesiti della vita.