Dentons con GEDI nell’interpello in materia di imposta sui servizi digitali

La Direzione Centrale Grandi Contribuenti dell’Agenzia delle entrate ha accolto la soluzione proposta con interpello dal gruppo editoriale GEDI, assistito dallo studio legale Dentons, circa l’interpretazione della nozione di “gruppo” rilevante ai fini del campo di applicazione soggettivo dell’imposta sui servizi digitali (introdotta dall’articolo 1, commi da 35 a 50, della legge di bilancio 2019, successivamente modificata dalla legge di bilancio 2020), secondo cui nel “gruppo” sono incluse le entità che si consolidano integralmente o con il metodo del pro-rata e non anche quelle che si consolidano con il metodo del patrimonio netto o, come nel caso prospettato, in conformità al principio contabile IFRS 5 «Attività destinate alla dismissione».

La risposta in commento costituisce un importante chiarimento fornito dall’Agenzia delle entrate sulla disciplina dell’imposta sui servizi digitali, applicabile dal 1° gennaio 2020, successivamente all’emanazione della circolare n. 3/E del 2021, e contribuisce a chiarire i criteri di verifica del superamento delle soglie dimensionali previste per l’identificazione dei soggetti passivi del tributo.

Per Dentons è intervenuta la partner Roberta Moscaroli (nella foto), coadiuvata dalla trainee Mariateresa Soave Carparelli.

redazione@lcpublishinggroup.it

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