HSF: cresce la competitività nell’Ip
Promuovere un socio in uno studio internazionale non mai un’impresa semplice. Centrare l’obiettivo in un anno complicato come questo potrebbe risultare addirittura proibitivo. Eppure, la compagine milanese di Herbert Smith Freehills (Hsf), guidata dalla managing partner Laura Orlando è riuscita a centrare il traguardo. Il nome di Pietro Pouchè è entrato nell’elenco dei 23 nuovi soci nominati a livello globale dalla law firm nel round di promozioni di quest’anno. Cinque delle quali hanno riguardato avvocati di stanza in Europa. Tre nell’area dispute.
Laura Orlando è soddisfatta del risultato. «Siamo un’unica global partnership, da noi non esistono salary partners o local partners. Conquistare una promozione è un risultato importante che dice tanto della considerazione di cui gode l’Italia nello studio». La promozione arriva a tre anni dall’apertura dell’ufficio milanese. Rappresenta un ottimo segnale di fiducia e di volontà d’investimento.
Del resto Milano continua a dare conferme come dimostra il track record. Tra i mandati più rilevanti, va segnalato quello conferito a Orlando dal Governo degli Stati Uniti per l’assistenza davanti al Tribunale di Milano nella difesa di due brevetti appartenenti agli Stati Uniti d’America relativi ad un farmaco antitumorale per il trattamento del mieloma multiplo (un tumore delle cellule plasmatiche presenti nel midollo osseo), nell’ambito di un contenzioso instaurato in Italia da una società tedesca.
Ma torniamo alla crescita della squadra. Con la promozione di Pouchè, il team Ip/tmt avrà una base operativa di tre soci, tra cui Sebastian Moore, trasferitosi dalla sede di Londra a quella meneghina. E vedrà rafforzato ulteriormente il presidio del fronte del contenzioso. E vedrà rafforzato ulteriormente il presidio del fronte del contenzioso.
Orlando non ha mai fatto mistero del fatto che il modello a cui si è ispirata fin dall’avvio del progetto Hsf a Milano era quello di realtà come…
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