Riforma processo civile: l’UNCC teme per i diritti di difesa e chiede la pubblicazione della bozza prima del voto

L’Unione nazionale delle Camere civili UNCC ha espresso in una nota stampa “profonda preoccupazione per le notizie che stanno filtrando in queste ore in relazione all’elaborazione della riforma del processo civile“. Il riferimento sarebbe ad alcune dichiarazioni di esponenti politici che avrebbero confermato l’esistenza di contrasti in seno alla maggioranza proprio sui temi della giustizia.

Nel mirino dell’UNCC, in particolare, alcune “vecchie proposte rispolverate” quali la riduzione dei termini di difesa, le preclusioni e i filtri, che porterebbero, “in nome di un malinteso principio di efficienza”, ad una compressione dei diritti del cittadino nel processo.

L’Unione si schiera quindi contro una riforma che vada a “comprimere la legittima domanda di giustizia dei cittadini”, in quanto “tagliare le difese non risolve i problemi del processo civile, ma lede i diritti di cittadini e imprese“. Auspica inoltre che venga approvata nel rispetto massimo di ogni forma democratica, e richiede che venga resa pubblica la bozza della riforma prima del voto parlamentare: “La riforma della giustizia non può essere calata dall’alto, neppure per intercettare i fondi UE“.

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