Il managing partner di Latham & Watkins

Latham & Watkins al lavoro sulla fase tre

di nicola di molfetta

Cambio della guardia al timone di Latham & Watkins in Italia. Ma nel segno della continuità. Antonio Coletti, nelle scorse settimane, ha passato il testimone a Stefano Sciolla che MAG ha potuto incontrare per la sua prima intervista nel ruolo di managing partner. Lo studio è intento ad affrontare quella che Sciolla definisce la “fase 3” del suo percorso di affermazione nel Paese. Il tutto con numeri interessanti: 64 professionisti, 11 soci, oltre 40 milioni di fatturato. In crescita del 28% sull’esercizio precedente.

PRESIDI E OBIETTIVI
Avvocato Sciolla, ha da poco preso le redini di Latham & Watkins in Italia: che studio siete oggi?
Siamo uno studio che è cambiato radicalmente rispetto ai suoi inizi in Italia, nel 2008. Sia per le persone che ne compongono la partnership, con un’età media molto bassa rispetto ai concorrenti, sia per avere scelto di non coprire tutte le practice indistintamente, bensì di concentrarci sul corporate e sul finance.

Una scelta che ha pagato. E che ha superato anche il test del 2020, considerati i risultati realizzati…
Credo di poter affermare che già da 4 o 5 anni siamo fra gli studi protagonisti nel private equity e nel leverage finance, con una quota di mercato considerevole e direi quasi sorprendente, se pensiamo al numero relativamente basso di professionisti nel nostro studio a Milano (circa 64 compresi i praticanti). Senza dimenticare l’offerta ad ampio raggio nel capital markets.

Un posizionamento sul quale ci sono ancora margini di manovra? Per centrare quale obiettivo?
Da protagonisti del mercato nei settori citati, anche grazie al lavoro svolto negli ultimi anni soprattutto insieme a Antonio Coletti, Aldo Piccarreta, Jeff Lawlis e Marcello Bragliani (i più senior nelle loro rispettive aree di competenza) siamo nelle condizioni di consolidare la nostra posizione e la crescita, cogliendo anche nuove opportunità.

A cosa pensa?
A clienti esistenti e nuovi, sia nelle grandi operazioni, sia nel mid cap. Mi riferisco anche, ma non esclusivamente, alle portfolio company dei fondi di private equity, e a una crescita nell’m&a più classico, nei mercati di capitali e anche nell’assistenza relativa a strutture innovative e in talune specifiche aree di business (fintech, luxury, online retail/consumer, sport e media) su cui possiamo utilizzare anche la nostra vasta esperienza in altre giurisdizioni.

Il 2020 è stato un anno difficile per molti: Latham & Watkins come ha performato in Italia?
È stato un anno senza precedenti, in cui siamo cresciuti con una percentuale ben oltre la doppia cifra rispetto a tutti i parametri numerici che valutano ogni performance dello studio. Un anno faticosissimo e di grande preoccupazione e resistenza. Questa crescita molto importante ha supportato, in un anno così difficile, la promozione di Giorgia Lugli e Alessia De Coppi a partner dello studio, e di questo siamo evidentemente molto felici e orgogliosi.

COVID E MERCATO
In che modo, a suo parere, l’attuale scenario di mercato sta incidendo sul settore dei servizi legali?
L’emergenza sanitaria ed economica ha accelerato alcune operazioni societarie e finanziarie straordinarie, rivelatesi necessarie per la sopravvivenza o lo sviluppo di tante realtà, con profonde differenze a seconda dei settori e dei mercati in cui le diverse società operano.

Ovvero?
I settori farmaceutici, tecnologici e dei servizi (anche online) hanno particolarmente beneficiato del nuovo scenario. Sono tra i grandi protagonisti della maggior parte delle operazioni di crescita che si stanno negoziando. L’incremento esponenziale della costituzione e utilizzo delle Spac su tutti i maggiori mercati, ha poi moltiplicato le attività anche in quel settore. Aumentano anche le opportunità di take private, visto l’andamento sui mercati di diverse società quotate in settori anche strategici. Senza dimenticare, le ristrutturazioni.

Il 2021 com’è cominciato? I fondi si confermano il cliente ideale per chi opera nell’m&a…
Il 2021 è iniziato in maniera molto intensa ma con un certo disordine rispetto alla seconda parte dello scorso anno, probabilmente dovuto all’…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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