42LF, focus su innovazione e nuove tecnologie
Avvocati, più informatici. Tra le novità con cui si è chiuso il 2020 c’è la nascita di 42 Law Firm, società tra avvocati che, come spiega in questa intervista uno dei suoi fondatori, Giuseppe Vaciago, nasce e si sviluppa per fornire al mercato le soluzioni legali necessarie a governare la complessità che la tecnologia introduce nel sistema economico contemporaneo.
I partner di 42 LF sono avvocati con una storia professionale nell’ambito della data protection, della compliance, della proprietà intellettuale e della cybersecurity. Oltre a Vaciago, si tratta di Marco Tullio Giordano, Lucia Maggi, Stefano Ricci e Valerio Vertua. Insieme a loro, due soci industriali: Carlo Carmagnola, che con competenze di gestione di processi digitali e tramite Fulcri svilupperà le soluzioni software e Matteo Flora, che porterà le più innovative dinamiche di trasformazione digitale e di sicurezza insieme a The Fool società attiva in ambito di analisi e strategia digitale.
Avvocato Vaciago, cosa è 42LF e come vi siete trovati?
42LF è una società tra avvocati, informatici ed esperti di digital transformation. Nasciamo con l’obiettivo di portare innovazione nel mondo della consulenza legale. Siamo sette soci e abbiamo dato il via a questa iniziativa trovandoci grazie a due caratteristiche comuni: la consapevolezza che per innovare servono reali competenze multidisciplinari e una forte voglia di sperimentare nuove soluzioni per il mondo legale.
Il nome, la comunicazione e più in generale l’approccio danno la sensazione che vogliate marcare la differenza rispetto al contesto attuale dell’offerta legale: è così? In che modo?
Non si tratta esattamente di marcare la differenza con un progetto solitario, ma speriamo di fornire degli spunti di riflessione sistemica per l’offerta legale nel suo complesso. Possiamo farlo perché abbiamo la fortuna di avere una dimensione e una governance snella che ci permette di sperimentare e di proporre spunti di innovazione e, se serve, anche di modularli velocemente. LT42, la Legal Tech Company fondata da me e da alcuni soci qualche anno fa, sarà sicuramente uno strumento utile per accelerare questo processo.
La tecnologia è centrale in questo progetto professionale. Nella pratica che ruolo avrà?
La tecnologia, come ci insegna la prima legge di Moore, ha generato complessità. Il nostro obiettivo è di fornire delle soluzioni per governare questa complessità. Non devono necessariamente essere delle soluzioni tecnologiche, in quanto possono esserlo anche quelle di processo. È indubbio, tuttavia, che, per fornire delle soluzioni adatte a governare la complessità attuale, servono professionisti che conoscano la tecnologia.
Può fare qualche esempio?
La gestione di un data breach. Abbiamo sviluppato con LT42 un tool, peraltro gratuito, per gestire il processo di notifica all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali. Abbiamo la possibilità con Fulcri di sviluppare ulteriori software e fornire consulenza IT per gestire la fase emergenziale e il successivo piano rimediale. Abbiamo The Fool e Matteo Flora che è uno dei massimi esperti di crisis management sotto il profilo security e comunicazione in caso di attacchi informatici e, infine, abbiamo un pool di legali esperti in materia data protection e cybersecurity.
Una parte di voi ha già lavorato ed è già stata parte del progetto LT42. Che rapporto c’è tra le due iniziative?
Come abbiamo evidenziato all’interno del sito è un family brand. LT42 e 42LF sono due realtà sinergiche. La prima è…
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