2BIRDS, PROVE TECNICHE DI CORTE UNIFICATA DEI BREVETTI
Per la prima volta un giudice inglese ha deciso della non contraffazione di frazioni estere di un brevetto europeo, applicando – oltre al diritto inglese – la normativa italiana, francese e spagnola.
Il caso potrebbe rappresentare una "prova generale" dei giudizi che potrebbero svolgersi avanti la futura "Corte Unificata dei Brevetti", in cui un Tribunale emette una decisione efficace sul territorio di diversi Paesi (nel caso della Corte unificata la decisione sarà infatti applicabile sul territorio degli Stati membri contraenti per i quali il brevetto ha effetto).
La decisione è stata ottenuta dal dipartimento di Intellectual Property di Bird & Bird dinanzi alla High Court of London. Con sentenza depositata il 15 maggio 2014, la Corte inglese ha infatti dichiarato la non contraffazione, sia letterale che per equivalenti, delle frazioni inglese, italiana, francese e spagnola di un brevetto europeo di titolarità della società Eli Lilly da parte di un medicinale equivalente antitumorale contenente come principio attivo il "pemetrexed", medicinale che le società Actavis hanno intenzione di lanciare sul mercato europeo. Ha lavorato sul caso un team pan-europeo di Bird & Bird coordinato da Mark Hilton, Victoria Gardner, Eleanor Root e Elizabeth Wright di Londra. Per le questioni relative al diritto italiano Actavis è stata assistita dal dipartimento di Intellectual Property composto da Giovanni Galimberti (in foto), Fulvio Mellucci e Evelina Marchesoni, che si si è avvalso, come esperto di diritto italiano, della collaborazione di Mario Franzosi.