Campeis ottiene una sentenza dalla CdA di Venezia in tema di Popolari venete e operazioni “baciate”
Lo studio legale Campeis ha ottenuto un’importante sentenza in tema di Popolari venete e di operazioni cosiddette baciate dalla Corte d’Appello di Venezia, Sezione Specializzata in materia d’Impresa. Lo studio Campeis ha agito con un team composto dal Partner Massimiliano Campeis e Giovanni De Cal. La Corte d’Appello ha emesso la sentenza n. 1922 del 21/9-3/10/2023 da cui emergono importanti punti, in particolare:
– la procedibilità delle domande di accertamento negativo proposte dai clienti delle Banche Venete vittime di operazioni c.d. “baciate”, che possono pertanto agire per ottenere l’accertamento dell’inesistenza del loro debito nei confronti della banca (anche al fine di ottenere la cancellazione della segnalazione effettuata a loro carico avanti alla Centrale dei Rischi presso la Banca d’Italia) senza dover attendere l’iniziativa della banca stessa;
– l’applicabilità dell’art. 2358 c.c., dettato per le S.p.a. e che prevede il divieto di assistenza finanziaria (cioè il divieto delle società di concedere finanziamenti volti all’acquisto delle loro azioni), anche alle società cooperative per azioni, quali erano al tempo le Banche Venete;
– la radicale nullità delle operazioni poste in essere in contrasto con tale norma, per violazione di norma imperativa;
– l’applicabilità di tali principi anche alle obbligazioni convertibili in azioni, ai sensi dell’art. 1344 c.c., che prevede la nullità dei contratti in frode alla legge.
È stato perciò riconosciuto che la vittima di operazioni c.d. “baciate” non deve nulla alla banca a fronte del finanziamento concessogli per l’acquisto delle azioni della banca stessa. Egli è chiamato unicamente a restituire le cedole maturate dalle obbligazioni, prima della loro conversione in azioni.
Gli stessi principi erano stati stabiliti, in primo grado, dalla Sezione Specializzata in materia d’Impresa del Tribunale di Venezia, ma ora sono stati ribaditi anche in grado d’appello.